Giara di Gesturi

Le giare sono gli inconfondibili tavolati basaltici del Sarcidano e della Marmilla situati nella parte centro meridionale della Sardegna. Chiaramente visibili dalle zone pianeggianti, si presentano come altopiani dai lineamenti caratteristici di enormi fortezze naturali. La giara di Gesturi è la più grande delle giare. Si estende per 45 km² ripartiti nei comuni di Gesturi, Tuili, Setzu e Genoni. È costituita da un'immensa colata di lava basaltica eruttata più di 20 milioni di anni fa dai crateri dei vulcani (oramai spenti) di Zepparedda (609 m) e di Zeppara Manna (580 m). Il territorio è caratterizzato per il suolo particolarmente sassoso, ricoperto da sugherete e da macchia mediterranea, disseminato di piccoli specchi d'acqua raccolti in caratteristiche depressioni chiamate paulis che nei periodi invernali si riempiono d'acqua e in primavera sono coperte da una flora molto colorata. Sono utilizzate per abbeverarsi dagli ultimi cavalli selvatici d'Europa: i cavallini della Giara.

Il cavallini della Giara, secondo alcuni studiosi, non appartengono ad una specie autoctona ma sarebbero i lontani discendenti, oramai inselvatichiti, della prima razza equina portata in Sardegna dai Fenici. Quelli della Giara sono gli ultimi esemplari superstiti e rappresentano attualmente uno dei simboli della Sardegna. Si caratterizzano per avere una altezza al garrese di ca. 125/135 cm nei maschi adulti (le femmine sono leggermente più piccole), il mantello color bruno scuro o nero, la coda e la criniera lunghe e folte, gli occhi dalla forma a mandorla e la fronte ricoperta da un lungo ciuffo. Il loro numero è oggi di circa 550 esemplari (vivono in gruppi di otto/dieci individui al massimo), in lieve aumento, grazie alla politica di protezione attuata dalla Regione Sardegna, ma soprattutto grazie all'impegno delle comunità locali. La Giara è divenuta un'area protetta con l'istituzione del parco naturale.